Logo dottor Emilio Taglialatela

Tendinopatia dell’Achille

La tendinopatia del tendine d’Achille è una problematica che può essere caratterizzata da dolore, gonfiore, rigidità o debolezza del tendine di Achille.

Il trattamento può comprendere riposo, impacchi di ghiaccio, antidolorifici, fisioterapia, esercizi specifici e, in alcuni casi, la chirurgia; in tal caso gli interventi possibili sono 3 e dipendono dall’estensione del danno:

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Allungamento del muscolo principale del polpaccio (gastrocnemio) per aumentare il movimento della caviglia: si effettua mediante una incisione unica (aperta o più piccola con un endoscopio).

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La riparazione o la rimozione del tessuto danneggiato (debridement) è consigliata quando il danno a carico del tendine è inferiore al 50%. Dopo la rimozione, la parte restante del tendine viene riparata con suture o punti. L’uso di tutore tipo walker o di un gesso è consigliato per almeno due settimane dopo l’intervento.

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Quando il danno a carico del tendine è superiore al 50% è necessario procedere con una rimozione del tessuto danneggiato (debridement) e di un trasferimento del tendine flessore dell’alluce sul tendine di Achille, senza che questo trasferimento intacchi le funzionalità dell’alluce e della camminata.